V° Campus Associazione Diabetici del Fermano

V° CAMPUS ASSOCIAZIONE DIABETICI FAND FERMO 2022

V° CAMPUS PER PAZIENTI CON DIABETE DI TIPO 1 – ATD DEL COMPRENSORIO FERMANO ODV ASSOCIATA FAND

IL V° Campus dell’ATD del Comprensorio Fermano si è svolto nella splendida location dell’agriturismo Il Colle del Sole, a Matelica nelle giornate di 16, 17 e 18 settembre.

Il Campus ha coinvolto trenta partecipanti tra pazienti con diabete di tipo 1 in terapia multi-iniettiva ed in terapia con microinfusore, medici, dietista, podologa e psicologa.

E’ stata data la possibilità ai pazienti, che non lo avevano, di mettere un sensore glicemico per poi monitorare l’andamento glicemico prima, durante e dopo l’attività sportiva.

La partenza è stata fissata per le ore 15 di venerdì 17 settembre e tutti i partecipanti si sono ritrovati al punto stabilito e dopo aver verificato tutte le presenze e i relativi tamponi richiesti, prima di partire, il gruppo è salito sull’autobus ed è partito alla volta di Matelica.

Durante il tragitto c’è stato un violento nubifragio che ha causato un ritardo dell’arrivo all’agriturismo.

L’arrivo è avvenuto intorno alle 18 e il gruppo si è subito preparto per svolgere l’attività di ginnastica predisposta dal dietista Loris Angeli Temperoni che ha spiegato vari esercizi ed ha verificato che il gruppo li eseguisse correttamente ed in sicurezza. Terminata l’ora di ginnastica, il gruppo si è spostato all’interno dell’agriturismo per la presentazione del programma da parte della Presidente dell’ATD di Fermo, Rosalba Scolaro, che ha presentato i medici che in questi giorni accompagneranno il gruppo: il Dott.Foglini Paolo, Diabetologo e consulente scientifico dell’Atd, la Dott.ssa Paola Pantanetti Responsabile del Cad di Fermo, la Dott.ssa Sandra di Marco Diabetologa, la Dott.ssa Grazia MIchetti Diabetologa, il dietista del Cad di Fermo Loris Angeli Temperoni e la Dott.ssa Paoloni Cristina, psicologa.

Il Dott. Foglini apre la serata parlando dell’ importanza di questi eventi che ad oggi sono necessari per i pazienti con diabete di tipo 1 perché il confronto ed il supporto che questi possono trovare gli uni negli altri diventa di fondamentale importanza soprattutto per la terapia personale.

Dopo uno scambio di opinioni e di confronti tra i presenti si passa alla cena e quindi vengono distribuite le camere.

La giornata di sabato 18 settembre si apre con un tempo molto nuvoloso e con previsioni infauste per la giornata per questo la guida decide di modificare il percorso stabilito e di andare a Pioraco a “ li Vurgacci”. Dopo una breve vista del paese il sentiero de li Vurgacci si snoda con il fiume Potenza che attraversando Pioraco crea una serie di cascate, gorghi, fosse e forre create da anni di erosione . Il percorso si sviluppa su ponti e passerelle di legno che si snodano lungo il fiume. Ci sono anche sculture create nella roccia da Antonio Ciccarelli che ricordano il parco dei mostri di Bomarzo. Alla fine della passeggiata il gruppo dopo una breve sosta presso il Municipio di Pioraco prosegue il viaggio verso Sefro. Durante il tragitto il nubifragio previsto prende forma e data la situazione creatasi negli ultimi giorni, proprio nelle Marche, si decide di rientrate in agriturismo e fare un pomeriggio di formazione. Dopo il pranzo e un breve riposo si predispone il tutto ed il dietista Loris Angeli Temperoni inizia il suo intervento su diabete e sport parlando dell’importanza dello sport come terapia e sottolineando che ognuno deve fare l’attività fisica che ritiene più adatta, che può variare da 30 minuti di camminata al giorno tutti i giorni oppure attività più lunghe nella durata ma con giorni alternati di riposo. Si è aperto un vivace dibattito tra i presenti che ha coinvolto anche i medici che sono intervenuti varie volte per chiarire alcuni aspetti e per rispondere alle domande poste. L’intervento si è chiuso con un test che il dietista ha effettuato ai pazienti per capire la comprensione dell’argomento trattato.

Subito dopo la psicologa Dott.ssa Paoloni Cristina dell’Inrca di Fermo, ha trattato l’argomento della cronicità della malattia e accettazione della stessa .

Si è parlato del fatto che il diabete, come tutte le malattie croniche, ha vari step che vanno affrontati: lo

shock iniziale alla scoperta, la ribellione che scatena in ogni paziente questa notizia, il compromesso che ciascuno deve trovare per poter vivere bene, lo stato di negatività che comunque va affrontato ogni qual volta la patologia, per diversi fattori, scatena delle difficolta. Tutte queste fasi vanno affrontate per arrivare ad un’accettazione attiva della malattia che può considerarsi come una consapevolezza che una persona pur essendo malata può fare tutto .

L’accettazione è una fase che può variare da persona a persona, che ognuno trova a suo tempo e che magari non tutti la acquisiscono nel tempo.

Questo argomento ha scatenato domande e considerazioni che hanno portato alcuni pazienti ha esprimere la propria consapevolezza/accettazione mentre altri hanno espresso chiaramente che non hanno accettato la malattia anzi che probabilmente non verrà mai accettata, da qui l’importanza espressa anche dai medici che in ogni Cad possa esserci, un giorno, un team multidisciplinare che oltre al diabetologo, al dietista, al podologo possa comprendere anche uno psicologo che sia informato sulla patologia.

La Dott.ssa Paoloni ha espresso il suo entusiasmo per eventi come questo che creano dei veri e propri gruppi di mutuo/aiuto per i pazienti che potrebbero essere allargati anche ai familiari che vivono quotidianamente la vita con un paziente diabetico.

La giornata è terminata con l’arrivo del Sindaco e del Vice-sindaco di Matelica che nonostante i problemi che hanno dovuto affrontare per il nubifragio che si è abbattuto sulla zona, hanno trovato il tempo di portare un saluto ed un ringraziamento per aver scelto Matelica come luogo per il Campus. Hanno illustrato al gruppo tutti i siti storici presenti a Matelica, molti dei quali ancora non agibili per il Sisma, invitando il gruppo, il giorno dopo a visitare il Teatro Piermarini a Matelica che è stato fatto dallo stesso architetto che ha ideato il Teatro alla Scala di Milano, un piccolo gioiello del 1805 che ha al suo interno anche l’enoteca Comunale.

E seguita la cena e poi serata libera tra chiacchiere e risate.

La giornata di domenica 18 settembre si è aperta con una splendida giornata di sole e poiché a causa del maltempo e di problemi familiari sia la nutrizionista Sonia Bolognesi che la podologa Iolana Potiten non sono potute essere presenti si è deciso di fare un’escursione ad Elcito e Canfaito.

Il gruppo si è quindi diretto ad Elcito, chiamato anche borgo del silenzio, dove non vi sono né negozi né botteghe e si può perdersi nelle stradine e nei vicoletti, dove il tempo sembra essersi fermato. Si tratta di un borgo che sorge su uno sperone di roccia ad 820 mt sul livello del mare alle pendici del monte San Vicino, nel Comune di San Severino Marche. Passeggiando per il borgo il gruppo ha potuto ammirare il paesaggio e i sentieri dai quali partono i percorsi per Monte San Vicino. Poi il gruppo si è spostato nella faggeta di Canfaito per una passeggiata nel suo splendido bosco che accoglie piante di faggio secolari e che durante il periodo autunnale attraggono tanti visitatoti per i colori del foliage.

Dopo la passeggiata il rientro in agriturismo dove sono stati scaricati i dati dei sensori e con l’aiuto dei medici sono state fatte le valutazioni sulle varie ipoglicemie e iperglicemie affrontate nel percorso.

Dopo il pranzo il gruppo, prima del rientro a Fermo, si è spostato a Matelica per una passeggiata nel centro storico e per visitare il Teatro Piermarini quindi rientro a Fermo.

Cosa resta di questo splendido viaggio sicuramente l’incredibile sintonia che si è creata tra i pazienti ed i medici che hanno condiviso tutte le preoccupazioni e le sensazioni diverse che ognuno ha attraversato. I pazienti sono tornati più consapevoli della propria malattia, sicuramente più sicuri su alcuni dubbi che magari sono riusciti a chiarire con il dietista e sicuramente tutti hanno fissato il pensiero sull’ACCETTAZIONE e ognuno, a modo suo ha dato una risposta alla domanda che aveva fatto la Dott.ssa Paoloni “ Tu hai accettato la malattia “.

La consapevolezza di poter fare comunque tutto ma con un occhio di riguardo alle sensazioni che il corpo ci trasmette per farci capire quando dobbiamo avere comportamenti diversi in ogni situazione… buona vita.