Nota di Riflessione sulla Carta della qualità e della sicurezza delle cure per pazienti e operatori sanitari
Nella mattinata del 20 ottobre 2020 ho avuto modo di partecipare, pur se da semplice ascoltatore, ad un interessante Webinar , organizzato da Cittadinanzattiva, circa “ La Carta della qualità e della Sicurezza delle cure per Pazienti ed Operatori sanitari”, chiamando a confrontarsi illustri Tecnici e Rappresenatanti Istituzionali della Sanità. Documento a cui, anche quale FAND abbiamo collaborato nella fase di predisposizione, unitamente a molte altre Associazioni di Pazienti, ai professionisti, alle società scientifiche e istituzioni
I temi emersi dal confronto ci portano a riflettere sulla necessità che la sicurezza sia costantemente monitorata, non solo nella presente stagione emergenziale, e sull’importanza di fare sempre più Prevenzione. Uno dei temi su cui si è dibattuto è quello della Semplificazione degli interventi, a partire dalla Sburocratizzazione, oltre che unire le forze affinchè coralmente si dia impulso e sostanza all’applicazione concreta della Carta.
Altre riflessioni che meritano di essere richiamate sono venute dall’esigenza di una sempre migliore Trasparenza, specie in termini di Formazione ed Informazione verso il Paziente, facendosi sempre guidare dalla logica della Umanizzazione da parte dei Professionisti , oltre che rendere le Strutture Sanitarie sempre più confortevoli, ovviamente a carico dei Responsabili a ciò preposti.
Ed ancora, rendere sempre più chiare e individuabili le responsabilità delle persone preposte allo svolgimento dei compiti loro assegnati, in modo da sapere chi fa cosa, specie per quanto attiene alcuni fondamentali compiti del tipo: Educazione Terapeutica nei confronti del Paziente; Sorveglianza e Controllo dei possibili focolai di infezione; Procedure di igienizzazione e sanificazione dei locali e fino alle procedure di Gara per i presidi sanitari e di impegno di risorse economiche per il potenziamento del Personale dedicato; Motivazione, Consapevolezza e Comportamenti responsabili finalizzati ad accrescere la “ Cultura della Sicurezza”.
Altro tema che ci riguarda più direttamente sono le modalità attraverso cui costruire migliori rapporti con le Associazioni dei Pazienti per un loro fattivo e produttivo coinvolgimento, sia per il rispetto dei loro Diritti, ma anche per l’esaltazione delle positività che spesso vengono ignorate dandole per scontate.
In buona sostanza la Carta deve essere fatta equivalere ad uno “ Strumento operativo da contestualizzare, anche se potrebbe essere oggetto di ulteriori modifiche e/o integrazioni in corso d’opera”.
Il Segretario Nazionale FAND
Antonio Papaleo