Nota Stampa

La gara di solidarietà congiunta a una puntuale informazione diretta alle Persone con Diabete continua ad interessare i diversi Attori impegnati nel campo della diabetologia per meglio prevenire il contagio, assolutamente pericoloso per quanti risultano già affetti da patologie croniche, quale è appunto il diabete.

La Lilly, infatti, nel mentre assicura la propria vicinanza a tutte le Persone con Diabete tranquillizzandole circa il puntuale approvviggionamento dei propri farmaci, sebbene l’emergenza avanzi, informa che, attraverso la propria Fondazione Lilly Italia, effettuerà la donazione di insulina, in quanto farmaco salvavita, per un totale di un milione di euro, resa disponibile per tutti gli ospedali italiani, secondo le modalità che verranno impartite dalle Istituzioni preposte. 

La Medtronic Italia ha assicurato di aver attivato tutte le misure necessarie per garantire l’approvvigionamento del materiale di cui riceveranno gli ordinativi su tutto il territorio nazionale, assicurando, altresì, l’assistenza tecnica h 24 attraverso il proprio n. verde a conoscenza dei pazienti fruitori dei presidi forniti dall’azienda e necessari per un corretto controllo e gestione della malattia.

Novo Nordisk sta continuando a rifornire regolarmente la rete distributiva, stante le rilevanti scorte di farmaci per fronteggiare l’eventuale maggiore richiesta dei pazienti e considerata la proroga accordata per  la validità dei Piani Terapeutici per ridurre il numero di accessi ai punti di distribuzione. Per non gravare sul sistema sanitario nazionale, ma allo stesso tempo dare continuità a tutte le attività fondamentali per garantire la salute dei pazienti, in Novo Nordisk si è inoltre adottata la modalità di lavoro agile, estendendo lo smart working sia ai dipendenti di sede che al personale che normalmente svolge attività sul territorio a contatto con strutture e personale sanitario.

La Roche, con lo slogan “si fa in 4”, oltre a fornire gratuitamente, per il periodo dell’emergenza, agli ospedali che ne facciano espressa richiesta, il farmaco in uso per l’artrite reumatoide che risulterebbe ottimo anche nella cura del Covid 19 – il Tocilizumab, di cui è produttrice – si è dichiarata disponibile, d’intesa con Cittadinanattiva e la FIMMG (Federazione dei Medici di Medicina Generale), a erogare 1 milione di euro per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza individuali (mascherine e occhiali protettivi per i medici di medicina generale).

Theras, di contro, essendo Azienda produttrice di moderne tecnologie di infusione e controllo continuo della patologia diabetica, in pazienti insulino dipendenti, si è impegnata a fornire ininterrottamente il materiale necessario dei propri prodotti su tutto il territorio nazionale e, considerata la difficoltà formativa per quanti si approcciano per la prima volta a queste nuove tecnologie, ha inteso mettere a disposizione, laddove applicabile, un Training remoto in accordo con il proprio referente medico.

La Bioseven ha fatto sapere, attraverso il proprio personale operante sul territorio nazionale, di essere a completa disposizione qualora ci sia necessità di strumenti per la rilevazione della glicemia e relative strisce.

E mentre ricordiamo che Boehringer Ingelheim, con Lilly, ha garantito un sostegno non condizionante a PRONTO FAND – il nr verde gratuito di informazione e sostegno consultabile da tutta Italia ed eccezionalmente attivo, oltre che nei weekend, tutti i giorni dalle 10 alle 12 fino almeno al 22 marzo 2020 -, tante sono le Aziende che hanno dichiarato di essersi allertate nella ricerca delle cure più appropriate per combattere questo invisibile  virus che sta mietendo vittime e la cui pericolosità non è assolutamente da sottovalutare. In particolare, la Johnson & Johnson sta lavorando per identificare molecole che potrebbero essere efficaci contro la malattia, sfruttando le tecnologie che si sono mostrate efficaci nell’individuare il vaccino contro l’Ebola; la Eli Lilly, di concerto con la società biotecnologica AbCellera di Vancouver, per co-sviluppare trattamenti a base di anticorpi contro COVID-19; la Pfizer ha annunciato di aver scoperto diverse molecole antivirali che impediscono al virus SARS-CoV-a di riprodursi nelle cellule di laboratorio e attualmente sono sotto stretta osservazione; la GlaxoSmithKline ha sviluppato una piattaforma coadiuvante per vaccini pandemici intesa a rafforzare la risposta immunitaria nei pazienti che lo ricevono, il tutto in stretta collaborazione con una Università australiana e con una Casa Farmaceutica cinese; la Sanofi, casa farmaceutica francese ma operante in Italia, ha annunciato una collaborazione con il BARDA per accellerare il vaccino COVID-19, evidenziando come il farmaco Sarilumab, sviluppato con Regeneron, attualmente in uso per il trattamento dell’artrite reumatoide, è sulla buona strada per essere testato come potenziale trattamento del COVID-19; la Regenervon Pharmaceuticals di New York che, in collaborazione con il Dipartimento di salute e servizi umani, sta cercando di identificare potenziali terapie a base di anticorpi che potrebbero essere utili contrp COVID-19; la Inovio Pharmaceuticals della Pennsylvania che, avendo in precedenza sviluppato un vaccino per MERS, attualmente in fase di test, annucia di aver accellerato i tempi per il suo vaccino candidato, i cui test potrebbero iniziare già dal prossimo mese di aprile; la Vir Biotechonlogy di San Francisco, avendo identificato gli anticorpi delle persone che si sono riprese dalla SARS, annuncia di essere in collaborazione con la BioGen per produrre anticorpi che potrebbero avere il potenziale per trattare il COVID-19; la Gilead Sciences della California evidenzia come, avendo sviluppato l’antivirale Rendesivir, con risultati promettenti in studi di laboratorio e su animali contro SARS, MERS, Ebola e altre malattie ha avviato studi clinici per verificare se il farmaco può essere efficace contro il coronavirs; l’Abbvie produttrice di farmaci contro l’HIV sta collaborando con le Autorità sanitarie per vedere se gli stessi farmaci possono essere usati contro il COVID-19; Moderna, startup biotecnologica di Cambridge nel Massachussetes, annuncia di aver sviluppato un potenziale vaccino che agisce inducendo il sistema immunitario a sviluppare anticorpi contro una “proteina antipicco“ trovata sul virus.

In conclusione, si può giustamente affermare che vi è una mobilitazione generale del mondo della scienza, a cui dobbiamo dar credito unitamente all’allerta delle Istituzioni Nazionali e Regionali che con fermezza e determinazione stanno svolgendo un’azione meritoria e con cui tutti dobbiamo collaborare attenendoci alle regole per evitare che il contagio si propaghi. Anche per questo, abbiamo, come Associazione Nazionale di Persone con diabete, avvertito e sollecitato i soci e non solo a “RESTARE A CASA “, andando anche a pubblicare sul nostro sito: www.fand.it uno spazio tutto dedicato all’emergenza Coronavirus e sulla pagina facebook nazionale tutte le azioni e i comunicati messi in atto finora. Stessa cosa stanno facendo tante Associazioni affiliate FAND, come quella presieduta dall’estensore di queste righe, sul cui sito:    www.gdm1.org e sulla cui pagina facebock ”ALAD FAND Basilicata“ troverete anche le modalità per richiedere lo Smart Working da parte dei lavoratori affetti da diabete e il modello relativo da compilare.

18 marzo 2020                                                           Antonio Papaleo                                                                           (Consigliere Nazionale FAND                                                                                       e Pres. ALAD FAND Basilicata)