Senato della Repubblica : Convegno diabete infantile. una patologia “lunga tutta la vita”. Il punto tra sensibilizzazione e necessità legislative
Roma 15 novembre 2019
Ieri, 14 novembre si è tenuto a Roma, presso il SENATO DELLA REPUBBLICA – Sala Dell’istituto di Santa Maria in Aquiro, l’evento: “Convegno diabete infantile. una patologia “lunga tutta la vita”. Il punto tra sensibilizzazione e necessità legislative”.
Partecipanti: Sen. Paola Boldrini, On. Paolo Siani, Dott. Geremia Bolli, Monica Priore, Sandra Zampa, Ester Maragò (moderatrice).
Dopo i saluti istituzionali della Sen. Boldrini, la campionessa Monica Priore, 38 anni, diabetica da quando ne aveva 5, descrive, mentre vengono proiettate immagini della sua carriera di campionessa, di come abbia trasformato la bambina spaventata di allora nella prima ragazza diabetica in Europa ad attraversare a nuoto lo stretto di Messina e che ha raccontato, con un messaggio di ottimismo e di speranza, di quando ha smesso di nascondersi, di negare a sé stessa e agli altri la sua malattia e ha capito che sua resistenza in acqua avrebbe potuto essere trasformata in un messaggio: «Bambini, non nascondetevi !».
In seguito la parola è stata presa dai medici relatori che non hanno potuto far altro che commentare lo status medico/sociale/ istituzionale che attualmente ancora connota la vita di relazione dei giovani con diabete DM1.
Presenti al convegno anche la dott.ssa Concetta “Titti” Suraci, presidente “Diabete Italia”; Raffaella Sommacal, presidente “ADIG Lazio”; Marco Proietti, Ass. “PRO.DES-Progetto Diabete & Salute”; il dott. Tonino Aceti , portavoce della “Federazione degli Ordini degli infermieri” e Aurora Laura Panizzi Ketmaier, presidente di ARDI, che hanno espresso con competenza il proprio punto di vista circa l’oggetto in discussione rilevandone le criticità, specialmente in ambito scolastico e avanzando proposte per il presente ed il futuro, ottenendo un ampio consenso da parte della Senatrice Boldrini e da tutti gli intervenuti.
Accolta all’unanimità la proposta di mantenere separate le patologie DM1 e DM2 per evitare che differenze statistiche di incidenza delle stesse sulla popolazione possano creare disagi prestazionali, come oggi spesso accade, al diabete di tipo 1 generalmente con esordio adolescenziale.
Un’ importante appello alle Autorità è stato avanzato anche sul miglioramento normativo, tecnico e psicologico dell’importante percorso di «transizione» che spesso “catapulta”, in maniera a volte traumatica, a 18 anni di età, il soggetto con diabete, da “paziente pediatrico” a “paziente adulto” .
Ora la parola (e i fatti) alle Istituzioni …
Gianni Tosin
Consigliere Dir. FAND Roma
Vicepresidente FederDiabette Lazio
Consigliere Dir. PRO.DES