“IO PERSONA CHE CONTA”. IL CORSO DI FAND SULLA CONTA DEI CARBOIDRATI.

Ottanta persone con diabete provenienti da tutta italia parteciperanno al Corso sulla conta dei carboidrati organizzato da Fand Associazione Italiana Diabetici. L’evento, attraverso cui la Fand da il via a una serie di manifestazione tese a formare le persone con diabete, prenderà il via venerdì prossimo 25 febbraio e andrà avanti fino a domenica 27 presso l’hotel Giò di Perugia.

“Io persona che conta” sarà l’occasione per offrire un pacchetto di nozioni indispensabili soprattutto per chi è costretto a vivere gestendo l’equilibrio fra alimentazione e iniezioni di insulina. La più grande associazione dedicata al diabete d’Italia (annovera al suo interno 120 associazioni federate) è riuscita a mettere insieme un’offerta gratuita per i partecipanti che hanno solamente l’onere del viaggio. Il tutto è stato reso possibile grazie al contributo non condizionante di Medtronic e di Meteda.

“E’ un progetto qualificante per Fand che sin dall’ultima Assemblea Nazionale ha stabilito un concreto rinnovamento che punta alla realizzazione di appuntamenti dedicati prevalentemente alla formazione delle persone con diabete – ha detto il Presidente Emilio Augusto Benini – intendiamo formare il paziente, non solo per se stesso e per tutto ciò di cui ha bisogno nella gestione della sua malattia, ma sarà nostra cura procedere poi verso la formazione che consentirà alle persone con diabete di dedicarsi agli altri, perchè no, a sopperire a quelle mancanze che sempre più spesso si registrano nelle strutture sanitarie comprese le diabetologie”. Per la realizzazione del programma partecipano esperti della diabetologia Italiana: Diabetologi, dietisti e diabetici esperti.

“Andiamo a formare i pazienti dando loro gli elementi indispensabili per la gestione della malattia – ha detto Manuela Bertaggia, Vice presidente e responsabile organizzativa del corso – il calcolo dei carboidrati è uno di questi. Dai nostri gruppi social e dalle mail che arrivano all’associazione registriamo un gran numero di persone con diabete che o non sanno, oppure lo hanno dimenticato, ma hanno la necessità di apprendere le regole del counting. Non formuliamo nessuna colpa alle diabetologie che non insegnano ai loro pazienti a contare i carboidrati, prendiamo semplicemente atto delle difficoltà che ci sono, del poco tempo che i medici hanno per dedicarsi alla miriade di pazienti di cui sono piene le diabetologie italiane. Sia chiaro, non ci vogliamo sostituire a nessuno. Facciamo solo quello che possiamo e che sappiamo fare”.