LA GESTIONE DEI PAZIENTI AFFETTI DA DIABETE: PERCORSI DI CURA INTEGRATI E CRONICITA’ IN REGIONE PUGLIA

Obiettivo dell’incontro è riunire gli esperti regionali in materia di diabete con l’augurio di poter pensare ad un’organizzazione sanitaria futuribile e sostenibile. Ci si auspica, quindi, uno scambio di esperienze virtuose sul territorio pugliese e una discussione sulle eventuali criticità assistenziali per questa tipologia di pazienti, così da provare a strutturare un nuovo percorso multidisciplinare condiviso.
La dott.ssa introduce il sig. Giuseppe Traversa, coordinatore FAND PUGLIA per esporre il punto di vista delle persone con diabete, ricordando che tutti gli sforzi scientifici e assistenziali sono finalizzati a loro.
Il sig. Traversa ringraziando per l’invito e per l’attenzione che viene riservata al paziente in questo evento, sottolinea come le patologie croniche siano in progressiva crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione e della diffusione di stili di vita poco salutari, richiedendo un’assistenza continua e una integrazione fra i sistemi socio-sanitari. Solo il diabete, attualmente, impegna circa il 10 % delle risorse del SSN. È necessario, quindi, intervenire subito e bene, prevenendo l‘insorgenza della malattia diabetica nelle popolazioni a maggior rischio; altrettanto indispensabile è curare precocemente e appropriatamente la malattia.
Il paziente diabetico necessita di un modello centrato sulla “gestione integrata” della cronicità, attraverso un “TEAM MULTIDISCIPLINARE” composto da specialisti, dietisti, psicologi, MMG, farmacisti e infermieri dedicati, con competenze appropriate, in grado di fornire al paziente una terapia condivisa e personalizzata, al fine di migliorarne non solo lo stato di salute, ma anche la qualità di vita.
Il sig. Traversa racconta quale è stata l’esperienza del paziente diabetico durante l’emergenza COVID-19 che, seppur affrontata in modo egregio dalla Regione Puglia, ha fatto emergere alcune delle criticità relative alla gestione della cronicità e della malattia diabetica. Il maggior numero di risorse sanitarie è stato dedicato alla gestione dell’emergenza della pandemia e i pazienti affetti da patologie croniche hanno avvertito una sensazione di abbandono e di allontanamento dal SSN legato al distanziamento e all’impossibilità di accedere alle visite ambulatoriali o agli ospedali che garantivano l’accesso ai codici di priorità con blocco dell’attività ordinaria. I pazienti hanno anche evitato l’accesso in ospedale o altre strutture ASL per paura del contagio gestendo autonomamente la propria patologia.

Le società scientifiche SID e AMD e l’Associazione Italiana Diabetici hanno utilizzato i social network per creare una rete e garantire un costante contatto con i pazienti diabetici suggerendo informazioni sicure su come affrontare il difficile momento di lockdown dal punto di vista psicologico, gestionale e burocratico. In collaborazione con la farmacia territoriale della ASL Bari, si è riusciti ad organizzare la distribuzione di ausili e materiali di consumo con la consegna a domicilio, cosicché tutti potessero continuare ad utilizzare sensori e microinfusori, come prescritto.
Alcuni centri di diabetologia hanno attivato servizi di telemedicina per le visite (strutturata nel Policlinico di Bari, diversamente gestita sul territorio con teleconsulto); sono state riscontrate, però, situazioni di difficoltà per i pazienti anziani, con scarsa dimestichezza nell’uso delle tecnologie o delle App dedicate. Il suggerimento è quello che in futuro si tenga conto di questo tipo di pazienti, valutando anche l’assistenza domiciliare come possibile soluzione per evitare e contenere spostamenti non indispensabili per le persone con diabete, anziane o con fragilità e ridotta mobilità e autonomia.
Le maggiori criticità riscontrate dai pazienti e da affrontare insieme sono: lunghe liste di attesa, difficoltà nei rinnovi dei piani terapeutici, difficoltà nei rinnovi della patente, accesso limitato alle nuove tecnologie, difficoltà a prenotare nella stessa sede, difficoltà a prenotare con lo stesso specialista per preservare il rapporto medico-paziente, differenti impostazioni cliniche fra operatori sanitari (soprattutto fra specialisti e MMG) con conseguente disorientamento del paziente, disomogenea educazione terapeutica strutturata, con deficitario empowerment del paziente. L’empowerment del paziente è fondamentale per garantire che la persona affetta da diabete conosca e non sottovaluti i rischi e le complicanze correlate al diabete e sia consapevole e attivo nella gestione della propria patologia garantendo aderenza terapeutica e puntualità nel follow-up.
La proposta dei pazienti è quindi quella di costruire una rete dei centri di diabetologia con la presenza di tutti gli specialisti necessari, integrati con l’assistenza primaria dei MMG e dell’ospedale; attivare corsi strutturati di educazione terapeutica per i pazienti e per il personale del team delle farmacie e dei MMG; utilizzare la telemedicina, percepita come attività integrativa e non sostitutiva a quella in presenza e come strumento utile per soddisfare i bisogni, ad oggi insoddisfatti, di maggiore prossimità delle cure con chiare indicazioni su come procedere in attesa della visita programmata; implementare i Day Service Diabete per la stadiazione della malattia in modo periodico con una maggiore attenzione nei confronti di quei pazienti che presentano alto rischio o complicanze.
Il sig. Traversa, in quanto portavoce dei pazienti, conclude confermando l’assoluta disponibilità e l’impegno per ogni tipo di iniziativa volta al miglioramento della gestione della persona con diabete.