Nota Stampa : Raccomandazione civica per l’aderenza terapeutica

NOTA STAMPA

Si è svolto, nei giorni scorsi un interessante e partecipato webinar, organizzato da Cittadinanza Attiva Nazionale dallo stimolante e appropriato tema “Action Piano Nazionale per l’aderenza”, specie nel presente contesto di Pandemia da Covid 19. In rappresentanza della FAND Associazione Italiana Diabetici sono stati presenti rispettivamente il Presidente Nazionale Emilio Augusto Benini e il Segretario Nazionale e rappresentante FAND in seno al CnAMC -Coordinamento nazionale Ass.ni Malati Cronici, Antonio Papaleo.

Sono state affrontate tematiche inerenti l’indagine civica sull’esperienza dei pazienti rispetto all’uso dei farmaci, con focus su farmaci biologici e biosimilari; l’indagine civica sull’esperienza dei medici in tema di aderenza alle terapie, con focus su farmaci biologici e biosimilari e la raccomandazione civica per l’aderenza terapeutica.

Argomenti che, come sono stati evidenziati in apertura dell’incontro, sono alla base della tutela della salute delle persone, la sicurezza e la qualità delle cure, l’accesso equo ed uniforme ai trattamenti, alle prestazioni e ai servizi sanitari nel rispetto delle esigenze cliniche, della personalizzazione delle cure, delle condizioni socio-economiche e del progetto di vita delle persone; principi che da anni Cittadinanzattiva cerca di affermare, attraverso l’impegno del Tribunale dei Diritti del Malato ( TDM ) e del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC ), perché tali diritti non rimangano sulla carta, ma siano realmente garantiti.

All’assist di Antonio Papaleo che ha ricordato quanto importante ed urgente siano tali problematiche in un Paese disarticolato e assoggettato al cosiddetto federalismo in sanità, ha fatto eco il Presidente Nazionale FAND Emilio Augusto Benini che ha illustrato il Manifesto FAND “Più Territorio e meno Ospedale, attraverso il quale si sollecita una Sanità che sappia essere vicina al cittadino fragile e affetto spesso da plurimorbilità, curandolo e assistendolo laddove risiede, senza assoggettarlo a trasferimenti lunghi e defaticanti e, a volte anche pericolosi, specie in situazioni di pandemia, tali da costringerlo spesso a limitare se non addirittura sospendere le cure. Da qui, ben vengano iniziative e strategie che sappiano ridisegnare e porre in essere strategie di aderenza terapeutica meglio indirizzata al paziente, quale una diversa governance delle Farmacie, l’infermiere di Comunità e fino ad un uso più diffuso delle nuove tecnologie, quale può e deve essere l’implementazione della Cartella informatizzata, del Teleconsulto e della stessa Telemedicina.

Milano, 30.04.2021